Oggi ho abbandonato la videocamera per risalire in sella alla mia bike. Nonostante il tempo abbia mandato giù secchiate di acqua anche nella notte precedente decido di presentarmi al via di questa gara così caratteristica. Il percorso è ormai in gran parte quello collaudato negli anni passati con qualche ritocco qua e la, vedi salita verso il cimitero, per me un vero calvario quando ci sono arrivato e con il Ticino che ultimamente toglie percorso con le sue piene. Siamo in tanti, non piove e quasi quasi esce il sole, vedo tanti compagni di squadra e tra questi ancora qualche volto sconosciuto. Dopo le chiacchere si comincia a girare per scaldarci e poi tutti in griglia di partenza. Come al Brinzio le partenze vengono scaglionate a gruppi distanti 3 minuti uno dall’altro. Parto con il secondo gruppo ed in effetti dove di solito ci si ferma si va via lisci. Sono con alcuni compagni di squadra, almeno fino alla prima lunga salita. Poi appena si entra nella pineta ecco il primo tratto insidioso, delle enormi pozzanghere che occupano interamente il sentiero, c’è chi se le fa tutte a mollo e chi cerca di passare nel bosco. Questo tratto, prima del lungo discesone lo patisco tantissimo e vengo sfilato da un bel po’ di gente. Più avanti si entra nel primo single track e qui si viaggia letteralmente con il Ticino a mezzo metro dalla bici. Inquietante ma bellissimo. Via via che procedo sento le forze svanire, cerco di andare del mio passo ma intanto cominciano ad arrivare i migliori del terzo gruppo. Devo continuamente spostarmi per farli passare. Questo per me è il lato negativo dello partire a scaglioni. Di solito ci si assesta in piccoli gruppi e si fa la stessa andatura, così invece c’è chi ti rimonta continuamente da dietro e si continua anche a pensare “ma quanto sto andando piano?”. La prossima volta parto con l’ultimo gruppo! Il percorso alterna tratti “asciutti” a tratti completamente allagati, alcuni di questi per me imprevisti in quanto domenica quando avevo provato il percorso non c’erano. Alcune pozzanghere arrivavano quasi a metà bici! Intanto non la smettono più di passarmi. Le gambe non girano, ma finalmente arriviamo. Guardo il tempo finale, sette minuti più dello scorso anno. Mi sembrava di non andare per niente! Va bene lo stesso, mi sono comunque divertito! Ottima la segnalazione in gara con tanto di cartelli indicanti i km e i tratti insidiosi da percorrere. Da me particolarmente apprezzato il pacco gara con parecchi dolciumi. Anche la logistica è notevolmente migliorata, unica pecca le premiazioni che si sono svolte quasi nell’indifferenza generale in quanto la voce non arrivava fino alla zona pasta party. Forse sarebbe meglio per l’anno prossimo trasferire il tutto sotto la struttura in quanto c’era ancora molto spazio. Tipo Mezzomerico lo scorso anno. Le foto che mi ritraggono spiegano la mia gara, bello sorridente all’inizio. Cotto cotto alla fine.
Le classifiche di chi ha fatto gara vera:
Uomini: 1° Colombo Marco (ASD La Ca’ di Ran) in 56’02’’, 2° Tursi Mauro (ASD Loris Bike) in 56’15’’, 3° Agostinone Domenico (HR Team Bortolami) in 56’45’’, 4° Ruggirello Mirko (Darra Racing Team) in 57’35’’, 5° Stefanazzi Luca (MTB Evaloon) in 58’20’’.
Donne: 1^ Caspani Lara (ASD Skorpioni) in 1h09’20’’, 2^ Beretta Simona (Wet Life) in 1h09’27’’, 3^ Fraquelli Tina (Team Bike Valle Intelvi) in 1h13’39’’, 4^ Colombo Claudia (MTB Evaloon) in 1h14’10’’, 5^ Crestani Marina (MTB Benini Novara) in 1h14’10’’.
La classifica completa <<QUI>>.
Successo di squadra per l’MTB Evaloon.
Le foto.
Come al solito sul profilo Facebook di Fausto Buschini grazie alla moglie Giuliana: Album 1, Album 2, Album 3, Album 4.
Le stesse foto saranno pubblicate sul sito dei parchi <<QUI>>.
Mario
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