Se non fosse per l’amica, nemica, Janine Jackson oggi non sarei qui a scrivere della gara valevole per il Circuitodeiparchi, la 1^ Doctor Race di Boffalora Sopra Ticino, 27 km su due giri. Inoltre di solito carico la classifica di gara del nostro gruppo e quindi eccomi qui. E’ un po’ di tempo che non ho sensazioni buone in sella. Dopo un periodo nella tarda primavera dove le gambe rispondevano bene ultimamente faccio parecchia fatica a pedalare. La gara di oggi poi non si addice per niente alle mie caratteristiche in quanto molto piatta e adatta per passisti da rapportone. Visto quindi come sono andate le ultime gare decido che al via non dovrò forzare. Dopo aver scambiato quattro chiacchere con gli altri ci avviamo alla partenza. Alle 9,30 il via. Di fianco a me ci sono Paolo Lombardo che all’ultimo minuto è dovuto andare a prendere il chip che aveva dimenticato, Stefano Gussoni, Paolo Roberti e Andrea Schembri. Bene, mi dico, gli ultimi due hanno più o meno il mio passo così posso seguirli. Gli altri sono più avanti mentre come succede ultimamente Giuseppe Grassi si trova nelle retrovie. Pronti via. Dopo un primo tratto dietro moto ecco che l’andatura cresce notevolmente e come al solito bikers mi passano a destra e sinistra. Non voglio seguirli e cerco di stare sui 30 km/h e di non superarli ma di trovare qualcuno che vada come me. Niente, le gambe non ne vogliono sapere, sono di legno. Mi sembra che tutti vadano troppo forte. Provo a stare in scia a qualcuno ma dopo poco sono costretto a desistere anche se è tutta pianura e il sentiero è scorrevole. Comincio a lasciarmi andare. Ad un tratto poi il massimo dello sconforto, mi passano come treni Paolo Roberti seguito come un’ombra da Andrea Schembri. Paolo mi urla di seguirli ma la mia testa si rifiuta, in più ho anche dolore dalle parti del fegato che mi impedisce una respirazione regolare. Di solito mi viene quando nelle gare podistiche parto troppo forte e poi rallento ma in bici quest’anno non mi era mai capitato. Li vedo mammano allontanarsi, guardo il contachilometri che sembra non volere andare avanti, ma quanti km mancano ancora? Tanti, è solo il primo giro. Ad un certo punto, non mi ricordo dove mi trovo davanti Stefano Gussoni che sembra in crisi, lo sorpasso e proseguo ad una velocità tra i 26, 28 km/h che mi consente di non soffrire troppo. Dopo un paio di chilometri me lo vedo di fianco fresco fresco che mi dice di seguirlo, detto fatto. Così si viaggia bene, ha un’andatura per me ottimale, così ottimale che cominciamo a discutere e mentre lo facciamo il circuito decide di curvare, lui ci riesce, io no e così misuro il terreno con una scivolata e ci lascio un gomito e un pezzo di ginocchio. Siamo così a tre gare di fila che cado! Veniamo raggiunti da un bel gruppo al quale ci accodiamo e con loro arriviamo anche se un po’ sgranati a causa delle caratteristiche degli ultimi due km del giro. Un primo pezzo con acqua alle caviglie, un altro tratto con lunghe pozzanghere anche se ben pedalabili e un paio di salite che naturalmente ho fatto a piedi! Alla fine tutti neri di fango. (ma siamo sicuri che fosse solo fango?). Grazie comunque a Stefano per avermi trainato altrimenti sarei arrivato molto più indietro. Chissà a Golasecca dove arrivo, e poi stasera, martedì non sono uscito in quanto piove a dirotto. Un allenamento in meno…
La classifica di squadra:
La classifica completa è disponibile <<QUI>>.
Mario
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