Se la fatica è divertimento, allora domenica a Brusnengo mi son proprio divertito tanto! Giornata bella con la giusta temperatura per pedalare. Il luogo di ritrovo come lo scorso anno è allestito con cura e anche quello della partenza a me piace tanto. In effetti lo scorso anno avevo auspicato la possibilità di fare due giri per passare due volte nella via del paese. Il percorso che ci attende è quasi simile a quello dello scorso se non per una variante proprio alla fine. Partenza in salita, vado su tranquillo e mi passano come al solito in parecchi. Arriviamo al primo single track e c’è già una fila davanti lunga una ventina di metri. Un po’ alla volta si passa e poi da li nessun intoppo. Comincia una serie infinita di su e giù abbastanza insidiosi per via del terreno friabile dove faticare è la parola d’ordine. Infatti le salite sono tutti strappi da fare, o almeno per me, con rapporti molto agili. Su e giù, su e giù fino ad arrivare alla salita in asfalto che porta alla zona dei laghetti. Siamo intorno al 15° km. Non ho il tempo di rilassarmi in quanto da un paio di km ho un compagno di avventura con me, si tratta di Fausto Buschini che con mio grande stupore mi ha rinvenuto da dietro. Di solito mi sta davanti di un bel pezzo. Stare con lui non è facile, in salita sale più lentamente di me, ma quando arriva la pianura dimostra di avere molti più cavalli e devo faticare per stargli vicino. Con stupore raggiungo poi anche due compagni di squadra, Walter Paganin e la Tata. Pedalo ancora bene. Siamo attorno al 20° km quando un addetto al percorso mi segnala una strettoia in mezzo ad una rete. Avvertito di questo passo con disinvoltura… no… non passo! con il manubrio prendo il paletto di destra e come su un cavallo imbizzarrito vengo scagliato per terra. Per fortuna cado sull’erba, risalgo indenne mentre mi sorpassano in tanti. Non so come mai ma da qui in poi mi si è spenta la luce, non riuscivo più a pedalare come prima ed ho cercato solo portarmi al traguardo. Poco più avanti nel mio trascinarmi vengo raggiunto anche da Mattia e con lui sono arrivato appaiato alla fine della faticaccia. Peccato per questi ultimi km fatti così, dove mi girava anche un po’ la testa. Avevo un gel dietro, forse se lo avessi preso sarei stato un po’ meglio. ma coi forse…
Adesso i link alle foto:
quelle di Giuliana moglie del Fausto Buschini citato nell’articolo che ormai è conosciuta da tutti noi che aspettiamo con ansia le sue tante foto. Basta cliccare <<QUI>> per vedere i 4 album.
quelle della fotoreporter di “marca” Evaloon Simonetta Paganin detta Simo le trovate <<QUI>>
quelle di Davide Ruffini “Ruffo” che ci ha immortalato in mezzo al bosco su una bella salita ripida <<QUI>> e dove c’era anche un caloroso tifo da stadio con tanto di tromba. Un grosso grazie anche a loro!
Ho comunque concluso la mia prova migliorandomi di tre minuti anche se rispetto allo scorso anno ho perso una trentina di posizioni. La classifica completa <<qui>>
Dopogara impeccabile con super “pranzo party” offerto dagli organizzatori e grande festa per il nostro gruppo che riconquista la vetta del Circuitodeiparchi.
Mario
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